Cronaca

Sulle orme di Baryšnikov: Marco 'vola' all’Accademia del Bolshoj di Mosca

La favola di Marco Biella di Bassano Bresciano: a soli 16 anni pronto a mollare tutto e a trasferirsi in Russia per frequentare l'Accademia di Danza del Bolshoj di Mosca

Ballerino di danza classica (foto di repertorio)

Un sogno che si avvera: il giovanissimo Marco Biella, 16enne di Bassano Bresciano, è stato selezionato dall'Accademia di Danza del Bolshoj di Mosca, tra le più prestigiose al mondo. Dalla Bassa alla Russia, per cominciare la sua più grande avventura.

Tanta voglia di fare, un grande impegno e una grandissima passione: sono questi i “numeri” del giovane Marco, che alla danza si è avvicinato quando aveva solo 6 anni. Come da copione, mamma e papà l'avevano iscritto alla scuola calcio: ma lui ha cambiato scarpette, e ha seguito la compagna di banco in una prima scuola di danza, in paese.

Da allora non ha mai smesso, di crescere e di imparare: la scorsa estate la sua prima grande occasione, e non se l'è lasciata scappare. In primavera partecipa ai provini per la summer school del Bolshoi, a Ravenna: lo guardano, lo valutano. E infine lo scelgono.

Lo scorso agosto è volato a Mosca per la prova finale: applausi e benvenuto a bordo. Tornato in Italia per salutare amici e parenti, per prepararsi fisicamente e mentalmente: meno di due settimane (si comincia il 15 ottobre) e Marco tornerà a Mosca per rimanerci.

La sua carriera scolastica: scuole elementari e scuole medie a Manerbio, poi il liceo classico a Cremona, dove pure si iscrive alla Ecole de Danse di Laura Costa, scuola di danza alto livello diretta dalla celebre ex ballerina solista della Scala di Milano.

Sarebbe stata proprio lei a riconoscerne il talento, e a suggerirgli di provarci fino in fondo. Lascia il classico e sceglie il liceo coreutico, scuola di danza e di musica, e in primavera prova ad approdare nelle grandi accademie.

Era già stato selezionato dal San Carlo di Napoli: mica male. Ma giovane e pieno di speranze ha voluto provare anche al Bolshoj, in Italia per una summer school. Missione compiuta, e per davvero: un paio di settimane e si parte. Insieme a lui ci sono solo altri cinque italiani, su oltre 600 iscritti. Ci rivediamo tra quattro anni.


Si parla di