Cronaca

Mamma morta al Civile: a processo i medici accusati di omicidio colposo

Il processo riprenderà a giugno: i medici Emilia Boccheri e Federico Profumo, ginecologi in servizio la notte della morte di Giovanna Lazzari, sono accusati anche di omicidio colposo

I medici si difendono: la ragazza non avrebbe presentato sintomi specifici, e tutta la sua famiglia proprio in quei giorni era stata colpita da una gastroenterite. Ma per la Procura si sarebbe comunque trattato di una “grave negligenza”: i due ginecologi sono accusati di omicidio colposo e procurato aborto.

A pochi giorni dall'ultima udienza il processo è stato riaggiornato: riprenderà a giugno. La vicenda è tristemente nota: la morte della 29enne Giovanna Lazzari, e della bimba che portava in grembo, nella notte tra il 30 e il 31 dicembre 2015. La piccola si sarebbe dovuta chiamare Camilla.

Era all'ottavo mese di gravidanza, venne uccisa da un'infezione di streptococco. La giovane mamma viveva a Rezzato con il compagno Roberto Coppini, i due stavano già crescendo insieme i figli Mariasol e Alessandro. Si sarebbero dovuti sposare pochi mesi più tardi.

Giovanna Lazzari era ricoverata al Civile di Brescia. Ma quell'infezione purtroppo le risultò fatale, durante il parto cesareo. Sul banco degli imputati due ginecologi dell'ospedale, Emilia Boccheri e Federico Prefumo, accusati appunto di omicidio colposo e procurato aborto.

I due medici erano in servizio, quella notte. Vengono accusati di non aver considerato i sintomi di una probabile setticemia, giusficando la sua febbre come una semplice infezione virale.

Sempre secondo l'accusa, successivamente avrebbero trascurato o sottovalutato il percorso diagnostico, nonostante le sue condizioni si fossero aggravate. Il resto è storia, purtroppo.


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