Cronaca

“Lo dice l’Antico Testamento”, così Don Inzoli abusava sessualmente dei ragazzi

Depositate le motivazioni della condanna per abusi sessuali di Don Mauro Inzoli, ex uomo forte di Comunione e Liberazione della Lombardia

Don Mauro Inzoli, 66enne sacerdote cremasco, fondatore del Banco Alimentare e uomo forte di Comunione e Liberazione della Lombardia, lo scorso 29 giugno è stato condannato a quattro anni e nove mesi di reclusione, con l’accusa di aver abusato sessualmente di ragazzini ancora minorenni. Ieri, giovedì 24 novembre, il giudice per le indagini preliminari ha depositato le motivazioni della sentenza.

Secondo i giudici, il “boss” di CL (si dice che sia stato anche confessore di Formigoni) avrebbe abusato di diversi giovani dal 2004 al 2008 (16 anni il più grande, 12 il più giovane) nell’ufficio in cui teneva gli esercizi spirituali e anche nella casa-vacanza dove CL portava i ragazzi per la villeggiatura. Le vittime che si sono costituite parte civile sono in tutto cinque, risarcite con 25mila euro a ciascuna.

Per abusare dei giovani, Don Inzoli avrebbe “approfittato con spregiudicatezza della propria posizione di forza e di prestigio, tradendo la fiducia in lui riposta dai giovani nei momenti di confidenza delle proprie problematiche personali ed anche nel corso del sacramento della Confessione, ammantando talora le proprie condotte di significato religioso così confondendo ulteriormente i giovani”.

A supportare tale tesi, c’è anche la testimonianza di una delle vittime, secondo la quale Don Inzoli avrebbe citato per convincerlo un brano dell’Antico Testamento, in cui si faceva riferimento a un rituale ebraico praticato da Abramo sul figlio Isacco.