Cronaca

Su Facebook le tracce del killer: "Ho alzato il volume della tv e l'ho uccisa"

Via al processo per l'omicidio di Daniela Bani, la giovane mamma uccisa a soli 30 anni dall'ex marito Chaanbi Mootaz, che la colpì con una ventina di coltellate. L'uomo è latitante in Tunisia

Sono passati ormai tre anni da quella tragedia immensa, per cui ad oggi c'è un solo colpevole: Chaanbi Mootaz, il marito violento di Daniela Bani, la giovane mamma che nel settembre del 2014 venne uccisa a coltellate. Sono passati tre anni, il processo continua: ma l'unico imputato non c'è. L'ex marito è in fuga, chissà dove in Tunisia.

Latitante fin dal giorno dell'omicidio: dopo aver ucciso la moglie aveva lasciato i figli ad un amico, dicendo lui di portarli dai nonni, Giuseppina e Giambattista. Mootaz intanto era già saltato in macchina, per raggiungere l'aeroporto di Orio al Serio (dove è stata ritrovata la sua auto, una Ford Focus) e decollare verso l'ingiusta libertà.

Tracce del fuggitivo ce ne sarebbero eccome: l'ultima un messaggio su Facebook, in cui avrebbe chiesto ad amici e conoscenti come stanno i suoi figli. Senza una mamma, abbandonati al loro destino (per fortuna stanno coi nonni, che li amano come solo i nonni sanno fare). Adesso hanno 6 e 10 anni: stanno diventando grandi.

In tribunale sono stati ascoltati i familiari di Daniela. Mamma e papà: Giuseppina che ricorda di quell'uomo violento, di come avrebbe tanto voluto che la figlia fosse “libera”, di quando addirittura le aveva sequestrato il telefono, perché troppo geloso.

Il padre Giambattista, che con Mootaz sarebbe arrivato perfino alle mani, e forse più di una volta, per difendere la figlia dalla sua rabbia. Il fratello di Daniela, Roberto Bani, probabilmente il primo della famiglia che il giorno del delitto era riuscito a parlare con Mootaz.

“Cosa le hai fatto?”, avrebbe chiesto Roberto. “Niente, non la capiva – avrebbe raccontato l'ex marito – Era al telefono con qualcuno, ma non voleva dirmi con chi. Allora ho alzato il volume della televisione, sono andato in cucina e ho preso un coltello, l'ho colpita alla schiena”.

La cronaca metodica di un efferato delitto: Daniela Bani aveva soltanto 30 anni. Venne brutalmente uccisa, nella sua casa di Palazzolo sull'Oglio, con più di una ventina di coltellate. Sarebbe stata uccisa a mezzogiorno: il cadavere venne ritrovato circa un'ora più tardi, in una pozza di sangue.


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