Cronaca

Fatture false, evasione milionaria: guai per un'azienda bresciana

Sotto la lente della Guardia di Finanza di Brescia è finita una società di capitali della provincia, operante nel settore del recupero e del riciclaggio dei rottami ferrosi e dei metalli

Nel mirino delle Fiamme Gialle bresciane questa volta è finita un'azienda che si occupa del recupero e del riciclaggio di rottami ferrosi e  di altri metalli. Al termine delle verifiche, i finanzieri hanno riscontrato una rilevante evasione fiscale: si parla di quasi 3 milioni di euro.

L'attività ispettiva si è concentrata sull'analisi dei costi sostenuti dalla società di capitali con sede nella nostra provincia. In particolare i militari hanno 'spulciato' tra le carte relative all''acquisto di materiali ferrosi. Gli accertamenti hanno messo in luce come la ditta facesse affari in 'nero'.

Per coprire gli acquisti in nero pare venissero utilizzate false fatture, emesse da una seconda società. Stando a quanto ricostruito, solo nel periodo compreso tra il 2008 e il 2011, nella contabilità aziendale erano stati annotati falsi documenti fiscali per un importo superiore ai 6,5 milioni di euro. 

I falsi costi annotati finivano nelle annuali dichiarazioni dei redditi, determinando così un'indebita detrazione d'imposta. Nel dettaglio l'analisi svolta dalle Fiamme Gialle ha consentito di accertare un'Ires evasa di oltre 1,8 milioni di euro; Iva dovuta per 1,3 milioni; ed Irap evasa per una cifra superiore a 250mila euro. 

Il rappresentate legale della società, il cui nome non è stato reso noto, è stato denunciato all'autorità giudiziaria per l'ipotesi di reato di "Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti".