Salute

Perché le zanzare pungono solo alcune persone? Il mistero (finalmente) svelato

Non tutti vengono aggrediti dalle zanzare, ecco perché

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La domanda che in tanti si pongono: ma perché le zanzare pungono solo alcune persone? Il mistero è (finalmente) svelato grazie all'approfondimento a cura del dottor Santo Raffaele Mercuri, primario di Dermatologia dell'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano (l'intervista completa è consultabile a questo link). Le zanzare sono tormento delle notti estive (e non solo) per alcuni, mentre non infastidiscono minimamente altri: da cosa dipende questa selettività?

"Si stima che una persona su 5 attiri le zanzare più degli altri - spiega Mercuri - e di conseguenza si ritrovi più spesso a fare i conti con le loro punture. La credenza popolare afferma che le zanzare pungano soltanto le persone con il sangue dolce, ma alcuni studi scientifici hanno invece dimostrato che non esiste un unico fattore a determinare chi siano le prede più appetibili. Si tratta infatti di una combinazione di fattori, che include caratteristiche fisiche ed abitudini".

Attenti alle zanzare femmina

Non tutti sanno che sono solo le zanzare femmine a pungerci: la zanzara maschio, infatti, si nutre di sostanze zuccherine come il nettare dei fiori, la linfa, la polpa della frutta. "Uno dei fattori discriminanti - continua Mercuri - è senz'altro il gruppo sanguigno. Le zanzare femmina vanno alla ricerca di sangue per avere proteine ed energie sufficienti per la deposizione delle uova: assumono in genere una quantità di sangue circa uguale al suo peso, ovvero 2-3 milligrammi. Questi insetti considerano il tipo 0 più gustoso di qualsiasi altro gruppo sanguigno. Sempre per questioni genetiche, circa l'85% delle persone produce un segnale chimico attraverso la pelle che indica il proprio gruppo sanguigno. Le zanzare sono attratte maggiormente da questo 85% di secretori".

L'anidride carbonica

Altra traccia per eccellenza della "caccia" è sicuramente l'anidride carbonica: "Grazie ad alcuni recettori nelle loro mascelle, riescono a identificare la presenza di anidride carbonica fino a 50 metri di distanza. Ne consegue che i soggetti che producono CO2 in maggiore quantità siano i bersagli ideali. Questo spiegherebbe, ad esempio, perché le persone sovrappeso e coloro che si dedichino maggiormente all'attività fisica risultano più colpite, dal momento che hanno uno scambio ossigeno/anidride carbonica maggiore".

Il sudore e tutti gli altri fattori

Oltre alla CO2, le zanzare percepiscono l'odore dell'acido lattico, dell'acido urico, dell'ammoniaca e di altre sostanze che espelliamo attraverso il sudore. "Il sudore, e conseguentemente il nostro odore - dice ancora il dottor Mercuri - vengono influenzati da ciò che si mangia e si beve. L'assunzione di alcol, con particolare riferimento alla birra, tende a modificare gli odori che i soggetti emanano, aumentando la probabilità di divenire attraenti prede". Altri fattori che hanno un ruolo determinante: la temperatura corporea, più è alta e più siamo "gustosi", la gravidanza (sempre per motivi legati alla temperatura corporea), la presenza di batteri sulla pelle, il quantitativo di colesterolo e steroidi. Ma c'è di più: "Anche gli indumenti che indossiamo - conclude il professore - possono aumentare o diminuire il rischio di essere morsi. In uno studio, che ha confrontato varie tonalità, i ricercatori hanno segnalato come le zanzare siano attratte dai colori scuri. Prediligono, nell'ordine: nero, rosso, grigio e blu".


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