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L'energia costa troppo, il Comune spegne l'illuminazione pubblica nelle strade

La decisione del sindaco

Archivio Ansa

L'energia costa troppo, il Comune spegne le luci e i lampioni: succede a Berzo Inferiore, dove il sindaco Ruggero Bontempi ha da poco firmato un'ordinanza "contingibile e urgente" che prevede (in via sperimentale) "lo spegnimento anticipato alle ore 00.45 degli impianti della pubblica illuminazione dislocati sul territorio comunale, fino al 31 dicembre". Un paese al buio, conseguenza - si legge - "dell'attuale situazione economica internazionale che sta determinando rincari significativi del costo delle materie prime, con conseguente ricaduta nelle tariffe di energia elettrica".

Bilancio a rischio per gli aumenti

I detti aumenti "influenzeranno negativamente l'equilibrio di bilancio, in assenza di idonee contromisure": da qui la necessità, "per conseguire un risparmio economico rilevante e immediato", di intervenire con "la riduzione delle ore di accensione della pubblica illuminazione, in quanto gli interventi di efficientamento energetico sono in grado di produrre il loro beneficio solo a medio e lungo termine".

Si stima che solo nei primi sei mesi dell'anno il costo delle bollette a carico del Comune sia lievitato di 50mila euro: tanto, troppo per un paese da meno di 2.500 abitanti. La fase sperimentale si concluderà a fine anno, poi saranno fatte le dovute valutazioni. Non si esclude, comunque, la riaccensione dei lampioni in caso di "eventuali particolari situazioni di pubblica sicurezza".


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